Cinema – Interstellar

Se volete apprezzare in modo totale, definitivo, completo, un film come Interstellar, fate dei figli.
Perché il film di Christopher Nolan, prima di essere un film di fantascienza, con uomini e donne che viaggiano nello spazio alla ricerca di un modo per salvare l’umanità dall’estinzione, è un film sul rapporto tra un padre e una figlia.
Naturalmente, anche se non si è padri si può amare ugualmente il film apprezzandolo in tutte le sue dimensioni.
Ma se si è padri, beh allora la prospettiva cambia totalmente.
Nei vari piani in cui si sviluppa la storia infatti, il più toccante, il più evocativo è quello che riguarda il rapporto d’amore tra il protagonista e la sua bambina che si sviluppa nel tempo e nello spazio e in tutte le altre dimensioni che l’umanità imparerà a conoscere nel percorso che la condurrà alla salvezza. Un amore perduto nello spazio-tempo ma che proprio nel continuum temporale avrà modo di fondersi e di modificarsi fino alla completa catarsi.
Nolan ha il pregio di saper raccontare storie dalla difficile comprensione ma capaci di evocare sentimenti e suscitare emozioni. Forti emozioni.
Perché Interstellar, come Inception del resto, è un film difficile da capire perché si sviluppa su piani differenti e in tempi differenti, perché utilizza concetti di fisica quantistica di non facile comprensione, perché richiede uno sforzo cognitivo lungo tutto l’arco della narrazione.
Ma nonostante ciò, riesce perfettamente a raccontare una storia e a emozionarti con essa.
E alla fine è proprio questo quello che si chiede a una storia.

La Torre di avvistamento Makauda

I resti della torre circolare di avvistamento Makauda di Sciacca, detta anche Torre dell’oro.
Le torri di avvistamento erano collocate in tutta la costa siciliana e servivano a individuare da lontano le navi dai saraceni che venivano in Sicilia a fare razzie, lasciandosi alle spalle solo morte e desolazione.
Quando avvistavano le navi nemiche, gli uomini delle torri comunicavano il pericolo alle altre torri tramite segnali luminosi e di fumo.

Accendevano dei fuochi di segnalazione che venivano visti dalle altre torri di avvistamento le quali a loro volta trasmettevano l’allarme.

In questo modo le popolazioni costiere non venivano prese alla sprovvista ma avevano il tempo di organizzare una qualche forma di difesa, anche se spesso non era sufficiente contro gli spietati pirati saraceni la cui ferocia era difficilmente contenibile.

La cattedrale di Agrigento

La Cattedrale di Agrigento è stata voluta da Ruggero D’Altavilla dopo la sconfitta dei saraceni. E’stata eretta alla fine del XI secolo e fu utilizzata non solamente come edificio religioso ma anche come roccaforte militare, per ristabilire la supremazia della Chiesa Cattolica sulla popolazione musulmana che ancora viveva in quel territorio.

Nonostante la sconfitta dei saraceni infatti, erano molto frequenti gli scontri tra cristiani e musulmani e la convivenza tra le due confessioni era ancora difficile.

In questo senso, notevole impressione destò all’epoca il rapimento del Vescovo Ursone da parte di una banda di musulmani, guidata da una misteriosa donna guerriera conosciuta come “La Contessa”.

Ci volle l’intervento militare di Federico II per eliminare tutte le numerose sacche di resistenza musulmana che erano presenti soprattutto nella parte sud-occidentale della Sicilia. L’imperatore riuscì a sconfiggere i capi musulmani e a deportare la popolazione islamica a Lucera in Puglia dove rimase per decenni sotto stretto controllo.

Non perderti quindi il mio prossimo romanzo fantasy storico che sarà ambientato proprio in questi tempi e in questi luoghi.

La Madonna delle Milizie

Ogni anno a Scicli si festeggia la “Madonna delle Milizie” con la rievocazione dei fatti avvenuti nel 1091 quando Ruggero e gli abitanti della cittadina siciliana, riuscirono a sconfiggere gli invasori musulmani provenienti dall’Africa, grazie all’aiuto della Madonna.

A quel tempo la Sicilia era continuamente devastata da lotte interne e da sanguinose battaglie che bagnavano di rosso sangue la sua terra.

In quel periodo segnato dal sangue e dagli estremismi religiosi in cui una vita umana valeva quanto il valore di una spada, sarà ambientato il mio nuovo romanzo fantasy storico.

Cinema – Ad Astra

Quando termini la visione di un film come Ad Astra, ti poni essenzialmente due domande.
Perché ho voluto vedere questo film?
Perché l’ho guardato fino alla fine?
La risposta alla prima domanda è semplice: si tratta di un film di fantascienza e io i film di fantascienza li guardo a prescindere. E poi c’è Brad Pitt che, oltre ad essere uno dei miei attori preferiti, dovrebbe essere garanzia di qualità della pellicola.
La risposta alla seconda domanda è invece più complicata. Ma permettetemi comunque di riproporla nel caso qualcuno se la fosse persa nei meandri del mio eloquio. Per quale dannatissimo motivo mi sono imposto di guardare questo pallosissimo film fino alla fine?
La risposta a tale profondo quesito è da ricercarsi nel fatto che il film narra la storia di un viaggio interplanetario che va dal punto A al punto B per un motivo ben preciso che chiamiamo X. Ciò comporta che lo spettatore medio, che poi sarei io, vuole andare a vedere che diavolo c’è nel punto B e se davvero il motivo X è la reale giustificazione di questa impresa.
E siccome vuoi con tutte le tue forze arrivare al punto B visto che hai avuto la sfiga di vedere la partenza dal punto A, fai un patto con il tuo attore preferito e con il regista, e sospendi la tua incredulità fino al punto B nella speranza che la storia possa migliorare a partire da qualunque punto intermedio tra A e B.
Ti lasci quindi scivolare addosso la noia e le lungaggini narrative, le presunte scene d’azione che dovrebbero movimentare il racconto ma che invece lo ridicolizzano, gli sguardi persi nel vuoto del nulla cosmico, i dialoghi monocorde, la piattezza dei personaggi.
Tutto pur di arrivare al punto B.
Questa è indubbiamente una nota di merito per la regia che riesce a incollare lo spettatore alla poltrona fino alla fine.
Fino al punto B.
Poi però lo spettatore, arrivato al punto B vorrebbe strappare la poltrona e tirarla in testa al regista e allo sceneggiatore.
Comunque, io al punto B ci sono arrivato. Mi chiedo quanti altri abbiano fatto lo stesso.

Il Booktrailer de Il Sigillo di Khor

Il bellissimo booktraler del mio romanzo fantasy Il Sigillo di Khor, con la magnifica musica originale di Sergio Palermo.

Un trailer particolarmente evocativo del libro che riesce a sottolineare perfettamente le atmosfere dense di avventura tipiche del romanzo.

Spero che il trailer ti piaccia e ti invito ad acquistare e leggere il libro e se possibile, farmi sapere la tua opinione.

Puoi acquistare il libro in versione cartacea o in ebook (a soli € 2,99) su Amazon

Fortezza della Guastanella

L’ascesa verso la cima del colle dove si trovano i resti della fortezza medievale araba della Guastanella a Santa Elisabetta (AG).

Purtroppo sono rimasti solo dei ruderi di questa fenomenale fortezza utilizzata dai saraceni come base di partenza e rifugio per tutte le scorrerie che facevano nella zona.

La fortezza che è stata distrutta da Federico II nel XIII secolo, sarà uno dei luoghi in cui verrà ambientato il mio nuovo romanzo fantasy storico a cui sto lavorando.